Ernia del disco

Di Martin D. Hofman, MD, FACSM

Introduzione

Il paziente è un medico fisiatra e fisioterapista di 52 anni con la passione per la maratona e l’ultramaratona.
Era sempre stato in buona salute e senza precedenti problemi alla schiena finché subì un trauma acuto da sollevamento.

Questo trauma causò un estrusione del disco L4-5 che distrusse completamente il forame neurale destro.
Tutto fu confermato dalla risonanza magnetica.
Al momento dell’infortunio il paziente correva 70-80 miglia alla settimana e andava in bicicletta 25-50 miglia alla settimana preparandosi per le ultramaratone di 50 km e di 100 miglia che si sarebbero svolte 3-5 mesi dopo.

Obiettivi

  • Mantenere l’efficienza cardiovascolare e la capacità di essere competitivo alle ultramaratone previste 3-5 mesi dopo l’infortunio.

Storia / Progressione

  1. Piano
    • Sei giorni dopo l’infortunio, mentre aveva ancora notevoli difficoltà nel camminare a causa del dolore alla parte inferiore destra della schiena e all’anca, il paziente provò a camminare per 30 minuti a 50% del peso corporeo sul Treadmill Alter-G®.
      Dopo questa prova egli si sentiva decisamente meglio e non ebbe alcun aumento dei sintomi anche nel giorno successivo;
    • Il paziente iniziò l’esercizio regolare (quasi quotidiano) sull’Alter-G® il giorno successivo con allenamenti la cui durata variava da 1 a 3 ore.
      Gli allenamenti erano inizialmente eseguiti a 50% del peso corporeo con un ulteriore occasionale sgravio del 5% per ridurre la forza di impatto al suolo (GRF) quando avvertiva l’insorgenza del dolore.
      Al 12° giorno dopo l’infortunio il paziente aveva raggiunto il 70-80% del peso corporeo.
      Ogni allenamento iniziava con una fase di riscaldamento di 10-15 minuti di cammino prima di procedere alla fase di corsa vera e propria.
      Fu difficile arrivare a correre col 100% del peso corporeo a causa della debolezza della gamba destra, ma al 70-80% del peso corporeo il paziente era in grado di aumentare la velocità fino ai livelli che gli permettevano di allenarsi con la frequenza cardiaca superiore a 150 battiti al minuto.
      Dopo ogni allenamento, la sua percezione del dolore si attenuava totalmente e lo stato d’animo migliorava per ore;
    • Entro il 15° giorno dopo l’infortunio il dolore alla schiena e all’anca era passato completamente.
      Il paziente fu in grado di correre lentamente per 4 miglia su strada, senza alcun sintomo se non quello di una leggera debolezza della gamba destra;
    • Durante la terza settimana dopo l’infortunio il paziente corse 27 miglia sull’Alter-G® nella prima metà della settimana e poi replicò la stessa distanza su sentieri e strade durante l’ultima parte della settimana.
      La maggior parte della corsa sull’Alter-G® avveniva a 90% del peso corporeo e nessun grado di pendenza e comprendeva alcune fasi in accelerazione con frequenza cardiaca superiore a 160 battiti al minuto.
      La corsa senza supporto rimaneva comunque difficoltosa a causa della continua, seppur in miglioramento, debolezza della gamba destra;
    • Durante la quarta e la quinta settimana dopo l’infortunio, il maratoneta corse rispettivamente un totale di 95 e 70 miglia, circa 24 miglia ogni settimana sull’Alter-G® a 85-90% del peso corporeo e 3 sedute di corsa in montagna tra 20 e 28 miglia.
      Le condizioni di forza della sua gamba destra continuavano a migliorare e la perdita della sensazione del dolore si ottenne alla fine della quinta settimana;
    • Sei settimane dopo l’infortunio, il paziente fu sottoposto alla prova isocinetica di resistenza degli estensori e dei flessori del ginocchio; questa mostrò un deficit di resistenza e di forza di circa 30% sul lato interessato.
      Nonostante un oggettivo deficit di resistenza, egli correva comodamente sui sentieri in montagna e tornò al suo carico di allenamento abituale di almeno 80 miglia di corsa in montagna alla settimana durante la sesta settimana dopo l’infortunio;
  2. Progressione
Giorno o settimana Programma Velocità (miglia/ora) Pendenza (%) Tempo (minuti) Frequenza
Giorno 6 dopo l’infortunio Cammino a 50% PC 2-3.5 miglia/ora 0% 30 min.  
Giorno 7 dopo l’infortunio Corsa a 50% PC Aumentando fino a 10 miglia/ora 0% 26 min.  
Giorni 9-14 dopo l’infortunio Corsa a 50% PC con aumento fino a 80% PC Variando da 7 a 11.4 miglia/ora 0-5% 60-189 min. Ogni giorno
Giorno 15 dopo l’infortunio Corsa all’aperto     40 min.  
Giorni 17-19 dopo l’infortunio Corsa a 90% PC Variando da 6 a 9.2 miglia/ora 0% 60-120 min. Ogni giorno
Giorni 20-22 dopo l’infortunio Corsa all’aperto     60-120 min. Ogni giorno
Giorno 23 dopo l’infortunio Corsa a 87-90% PC Intervalli da 1 miglio a 9.6 miglia/ora 0-5% 70 min.  
Giorno 24 dopo l’infortunio Corsa all’aperto     6.75 ore  
>Giorno 24 dopo l’infortunio Ripresa della corsa all’aperto normale; esercizio integrato con allenamenti sull’Alter-G® 1-2 volte alla settimana        

Risultati

Il paziente migliorò il suo tempo precedente e stabilì un nuovo record di corsa sui 50 km nella sua categoria d’età a distanza di soli 3 mesi e mezzo dopo l’infortunio.
Dopo soli 5 mesi dall’infortunio riuscì anche a completare un percorso di corsa in montagna pari a 161 km senza nessun problema.

Alter-G®